Qual’è la Milano che vorrei? Ne ho parlato con Nicoletta Prandi, ospite del programma “Pane Al Pane” su Radio Lombardia, invitato come presidente di Italia Migliore.
- Nicola Spadafora
- 7 lug
- Tempo di lettura: 1 min

Qual’è la Milano che vorrei? Ne ho parlato con Nicoletta Prandi, ospite del programma “Pane Al Pane” su Radio Lombardia, invitato come presidente di Italia Migliore.
Milano non è solo lavoro, competizione, velocità. Milano è anche visione, energia, relazioni. Milano è - o dovrebbe tornare a essere - la città delle opportunità. Non di quelle che piovono dall’alto. Ma di quelle che si costruiscono e, soprattutto, che si rendono accessibili. Oggi Milano sta rischiando di diventare una città che seleziona, che esclude, che non riconosce valore dove il valore c’è.
Serve ripartire da un’idea nuova di comunità. Da una politica sobria, concreta, umana. Serve restituire senso alla parola responsabilità. Non come obbligo, ma come impegno verso l’altro. Serve ascoltare davvero. Non per rispondere, ma per costruire insieme.
Italia Migliore nasce da tutto questo. Non per creare un altro contenitore politico, ma per riattivare il senso civico, per trasformare la fiducia delle persone in azione concreta, a partire dal basso. Questo è il nostro impegno. Questa è la nostra sfida. E questa è, soprattutto, la nostra occasione condivisa.
Tornando a Milano: non va solo raccontata. Va resa giusta. Italia Migliore c’è.
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