"Noi lavoriamo sui fatti” ha detto ieri il primo cittadino milanese in tema di sicurezza...
- Nicola Spadafora
- 13 giu
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 5 giorni fa


“Noi lavoriamo sui fatti” ha detto ieri il primo cittadino milanese in tema di sicurezza, a margine dei dati forniti dal comitato sull’ordine e la sicurezza a cui ha partecipato anche il ministro dell’Interno Piantedosi sul “diffuso calo di reati” a Milano nel 2024 (-4%) e nei primi mesi del 2025 (-10%).
Al di là di queste cifre positive, la percezione e, soprattutto, la situazione dei cittadini sulla sicurezza non è migliorata.
I "fatti", in realtà, sono altri: arroganza, disinteresse e mancata vicinanza alla popolazione, ad iniziare dalle fasce più deboli fatte di anziani, donne e giovani.
"Fatti" che hanno condotto ad una situazione inaccettabile.
Milano è da anni ai vertici, purtroppo, della classifica sui reati tra tutte le città italiane. Se le forze dell’ordine non smettono mai di fare la loro parte, totalmente insufficienti sono, invece, le politiche messe in atto dall’amministrazione locale. Il centro, tirato a lucido, è circondato e pressato da quartieri dimenticati e con tante e troppe contraddizioni. Se le colpe non sono tutte del Comune, senz’altro i meriti da ascrivergli non ce ne sono.
E’ vero, bisogna “lavorare sui fatti", del tutto assenti, almeno sinora.
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