
Far lavorare le imprese!
Entro il 2050, procedendo a questo ritmo di procreazione, in Italia saremo 5 milioni di cittadini in meno. Con tutto ciò che ne consegue a livello di invecchiamento della popolazione, di mancanza di nuove risorse, di un futuro per la nostra bella Italia.
C’è chi dice che bisogna istituire un Commissario per la natalità, come in altri Paesi europei. Chi, invece, che è necessario dare poteri straordinari al Ministero della famiglia. Oppure, che dobbiamo far diventare italiani tutti i bambini stranieri che pur non essendo nati in Italia, parlano la nostra lingua. Altri sostengono che vanno stanziati fondi specifici dal PNRR.
Insomma, l’appello contro l’allarme natalità lanciato dal Presidente Mattarella e da Papa Francesco non è certamente caduto nel vuoto. Il Santo Padre ha addirittura affermato che “le famiglie senza figli sono la nuova povertà”.
Mi sento di condividere un po’ tutti gli allarmi e buona parte delle soluzioni proposte. E tu?
C’è però una questione che mi turba non poco. Anzi, moltissimo.
Nuovi finanziamenti, un Commissario per la natalità, nuovi bimbi che diventano italiani e via dicendo non sono la vera soluzione.
Perché le persone fanno meno figli? Il motivo è semplice: non si riesce ad arrivare a fine mese!
L’economia va a singhiozzo, i costi di qualsiasi materia prima e derivati aumentano, gli stipendi restano quelli che sono, il potere di acquisto diminuisce, le tasse sono troppo alte, i bisogni delle imprese vengono ignorati.
Per far nascere le future generazioni basterebbe creare occupazione e ricchezza. Iniziando dallo sburocratizzare tanto il pubblico che il privato, agevolando chi produce e dà lavoro.
Il resto è un “in più” che senza queste prime mosse, è solo un miscuglio di annunci politici, finti buoni propositi, poca attinenza con la vita e con i reali bisogni del Paese e degli italiani.
Perché giriamo sempre intorno al problema?
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