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La stangata delle bollette non si risolve con un assegno energia

  • Immagine del redattore: Nicola Spadafora
    Nicola Spadafora
  • 6 mag 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Ieri mattina ero al bar a prendere un caffè. Vicino a me ho sentito parlare una coppia di giovani. In realtà più che parlare, avevano un tono tra il rassegnato e l’esasperato.

Il motivo? Il caro bollette. Anzi, la stangata sui consumi. Che loro, come tutti noi italiani, siamo costretti a subire da qualche mese a questa parte.

E cari amici, non è (solo) colpa di questa terribile e ingiustificabile guerra, iniziata il 20 febbraio 2022. Ne volete una prova?

I due giovani hanno tirato fuori le bollette dell’energia elettrica. Non solo quelle del 2022, ma anche quelle del 2021, del 2020 e del 2019.

Ecco i dati: * bolletta 1° dicembre - 4 febbraio 2019: 179 kWh, spesa di 65 euro * bolletta 1° dicembre - 4 febbraio 2020: 175 kWh, spesa di 64 euro * bolletta 1° dicembre - 4 febbraio 2021: 212 kWh, spesa di 69 euro * bolletta 1° dicembre - 4 febbraio 2022: 218 kWh, spesa di 110 euro

Avete letto bene? I consumi non sono così diversi tra loro, ma quello che cambia è il costo dell’ultima bolletta da pagare: 110 euro! Con un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente di oltre il 59%. Guardate anche le vostre bollette...

Ho sentito proposte di maggioranza al Governo che auspicano un blocco del prezzo energetico (concordo), dell’assegno energia (non concordo, nel senso che non è questa la vera soluzione), di nuovi impianti da fonti rinnovabili (giustissimo).

Purtroppo non ho visto, però, suggerimenti per eliminare la burocrazia contro le imprese e non ho letto di diminuzione delle tasse. Ecco, all’Italia basterebbe questo. Rendere gli imprenditori e i loro lavoratori liberi di fare e pagare giuste tasse. I conti malati dello Stato guarirebbero in pochissimi anni. E invece...

Qual è secondo te la ricetta per rilanciare il Paese?

 
 
 

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