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Costo del lavoro in Italia?

Immagine del redattore: Nicola SpadaforaNicola Spadafora

Costo del lavoro in Italia? Facciamo un ripassino di un dramma incomprensibile!

Il costo del lavoro in Italia è alto? No, peggio, è drammaticamente elevato.

Un'azienda è obbligata a pagare un lavoratore una volta e mezzo il netto a dare in busta. Inoltre, la pressione fiscale generale a carico delle aziende è insostenibile.

Stando così le cose, secondo te può esserci un vero mercato per le aziende italiane?

Eppure, nonostante tutto, i nostri imprenditori restano in trincea, perché sono abituati a battersi, a creare, inventare progetti, servizi, prodotti.

Pensa se non esistessero l'eccessiva burocrazia e le sproporzionate "vessazioni" fiscali (oltre il 60%!).

Secondo te a chi conviene tutto ciò? A pensar male, solo alla concorrenza internazionale.

Cosa fare? In tanti ci battiamo da anni per l'introduzione di uno shock fiscale sul costo del lavoro. Continueremo a farlo.

Poi? È necessario l'azzeramento della contribuzione sugli straordinari.

Ancora? Va estesa a tutti i lavoratori, non solo under 36, la riduzione della contribuzione.

È vero che siamo anche tra i paesi con la minor produttività media da parte dei lavoratori, ma si tratta del cane che si morde la coda. Sono sicuro che cambierebbe tutto se le aziende potessero pagare di più i propri dipendenti e collaboratori.

Cè un debito pubblico altissimo, l'inflazione galoppa, c'è una crisi dietro l'altra. Invece di aiutare il motore del Paese - le Imprese! - noi in Italia cosa facciamo? Le spremiamo!

Altre idee e possibili soluzioni? Io dico: coinvolgiamo di più i giovani. Basta una tantum. Basta rimborsi elettorali. Sì a misure sostenibili a medio lungo termine. Sì alla creazione di opportunità per il ritorno di capitali esteri (non che le aziende estere comprino quelle italiane strette dalla morsa di burocrazia e tasse!).

Siamo realisti, chiediamo e pretendiamo di più da chi ci rappresenta.

Hai qualche altra idea?

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