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Rottamazione quater: in un momento di crisi c'è più tempo per pagare

Immagine del redattore: Nicola SpadaforaNicola Spadafora

Quello delle cartelle esattoriali è un tema dai numeri incredibili: un credito di oltre 1.150 miliardi di euro da parte dell'Agenzia delle Entrate, 174 milioni di cartelle e 20 milioni di contribuenti interessati come debitori.


Bene ha fatto l'attuale Governo a proporre una "rottamazione quater" e bene ha fatto a far slittare dal 30 aprile al 30 giugno il termine della domanda per chiedere una rottamazione o una rateizzazione.


Ma allora, chi paga tasse e multe regolarmente sbaglia? La domanda è più che legittima. Sicuramente c'è sempre qualcuno che se ne approfitta, però dalla mia esperienza posso affermare che ci sono tantissime persone, famiglie, professionisti e imprese che hanno riscontrato difficoltà oggettive.


Del resto, se non si interviene, miliardi e miliardi di euro sono destinati a restare di fatto inesigibili. Le cartelle interessate sono tutte quelle comprese tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, anche se incluse in rottamazioni o rateizzazioni scadute.


Oggi le strade sono due: pagare il debito in 5 anni, avendo l'occasione di eliminare interessi e sanzioni finora maturati - quindi risparmiando moltissimo - con solo un 2% di nuovi interessi. Oppure rateizzare in 10 anni, ma pagando l'intero debito.


Con il proprio commercialista o ad esempio i Caf è bene valutare attentamente quale strada intraprendere. In un momento di crisi, si tratta di un'occasione da valutare attentamente e da cogliere. Si poteva fare meglio? Può darsi, ma la "rottamazione quater" è quella che in assoluto va più incontro al cittadino rispetto alle tante altre susseguitesi negli ultimi decenni.

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