Una crisi economica può risolvere un’altra crisi economica? Evidentemente no. Una crisi, semmai, accentua quella precedente e diventa essa stessa ancora più pesante.
Con questa premessa, come è possibile pensare che centinaia di migliaia tra cittadini e imprese, che erano già in difficoltà prima della pandemia e del conflitto russo-ucraino, possano oggi aver migliorato le proprie condizioni?
Lo stato di emergenza è terminato il 31 marzo. Ma possiamo dire che si è tornati alla normalità? No.
Se è finita l’emergenza sanitaria, quella economica – purtroppo – è appena iniziata.
Nei prossimi mesi e anni pagheremo ancora le conseguenze della pandemia (e di tante scelte errate fatte sul piano economico) e della guerra, sperando che la Russia si ritiri il prima possibile mettendo fine a questa terribile storia.
Di positivo c’è che il Governo e quindi l’Agenzia delle entrate hanno spostato in avanti di qualche mese la possibilità di pagare un po’ tutte le cartelle scadute.
Ma secondo te, milioni di persone in debito verso lo Stato, come possono pagare vecchie cartelle se la crisi è aumentata?
Non sto parlando di chi possa essersene approfittato, ma di tante persone (anziani, madri e padri di famiglia, figli, imprenditrici e imprenditori) che, dati alla mano, non hanno oggettivamente la possibilità di pagare, quindi di vivere neanche con serenità il proprio presente e il proprio futuro.
Se la questione è di sopravvivenza (oltre il 15% di imprese e famiglie a febbraio non è riuscita neppure a pagare le bollette di luce e gas), di dignità, di rischio di perdere tutto o quel poco che si ha ancora, sono pienamente d’accordo alla Pace fiscale.
E tu?
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