"Milano maglia nera della criminalità in Italia". Leggere questo titolo sul Sole 24 Ore non è una bella notizia. Anzi, è purtroppo una conferma o ancora un peggioramento.
Entro fine anno uscirà la storica indagine sulla Qualità della vita del quotidiano economico, ma intanto i dati sull'Indice della criminalità parlano chiaro sul versante della sicurezza.
La capitale economica, della moda e del design, si conferma anche capitale della criminalità. Ma è normale tutto ciò? Io penso di no, anche se ovviamente dove c'è più "miele" arrivano a volare anche più insetti con relativi pungiglioni.
Nel 2022 sono stati denunciati a Milano 6.991 reati ogni 100mila abitanti. Le denunce secondo i dati del Viminale sono in crescita (+3,5%) anche nel primo semestre 2023.
Purtroppo ai primati negativi dei furti con destrezza e negli esercizi commerciali, Milano sale anche nel numero di rapine in strada (2.700 in 12 mesi, cioè 7 al giorno) e nei furti con strappo.
Che fare? Nei giorni scorsi hanno giurato in Duomo 200 nuovi agenti. L'augurio è che non aumentino le multe agli automobilisti, ma diminuiscano i reati.
Certamente tutte le istituzioni devono fare fronte comune contro la criminalità, soprattutto la micro che rende insicuro ogni cittadino. Il primo passo è quello di evidenziare questa problematica, non di tenerla nascosta evitando magari di commentarla.
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