La benzina oltre i 2 euro al litro, con tanto di accise ridotte che però torneranno a pieno regime a fine luglio. Elettricità e gas non ne parliamo. Prezzi di materie prime – ad esempio in edilizia per il 110% – in costante e vertiginosa salita.
Signore e Signori, ecco dove ci sta portando chi è chiamato – dai cittadini oppure se ne arroga il diritto – a governare questo “pazzo” mondo. Ma del resto qualcuno deve pur farlo...
Che si tratti anche di enormi quanto inaccettabili speculazioni è ormai evidente a tutti.
Secondo te cosa ci aspetta in futuro? Non lo so neanche io e oggi voglio guardare al presente, che è già grave.
La notizia di queste ore è che in Italia ci sono 1,4 milioni di bambini che vivono in povertà assoluta. Sì, hai letto bene e lo ripeto: 1,4 milioni.
Lo ha messo nero su bianco l’Istat nel consuntivo dell’anno 2021. In condizioni di povertà assoluta sono coinvolte 1,9 milioni di famiglie e in totale 5,6 milioni di persone.
Pensi anche tu che sia una enormità?
Al Nord va meno peggio, al Sud va malissimo. Ma siamo una Nazione e quindi la tragedia accomuna tutta la Penisola.
Sempre secondo l’Istat le cause sono dovute all’incremento della spesa (+1,7%) che è stato inferiore alla salita dell’inflazione (+1,9%).
Sta di fatto che se non si interviene per calmierare i prezzi, per diminuire le tasse e la burocrazia contro le imprese che creano lavoro e quindi benessere, se si continua a dare la colpa una volta a questo e una a quello, la soluzione non si troverà mai.
I cittadini devono far sentire la loro voce. In modo pacifico e democratico, devono chiedere a chi li rappresenta azioni concrete. Le prossime elezioni nazionali si terranno tra meno di un anno. Certo, se le percentuali saranno irrisorie come quelle all’ultimo referendum, allora non ci lamentiamo e accettiamo che 1,4 milioni di nostri figli vivano in povertà assoluta.
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