Cari giovani che state studiando e cercando una strada.
Sono un avvocato, faccio impresa, presiedo un’associazione di industriali, sono un console onorario: permettetemi alcuni spensierati consigli che ritengo, però, importanti per il vostro futuro, ovunque esso sarà.
Cosa dovrebbe fare un giovane alle superiori o all’università? Un giovane che un domani vorrà fare l’imprenditrice o l’imprenditore?
Certamente studiare, tanto e bene. Ma non basta.
Senz’altro imparare molto bene almeno due lingue: inglese – poi magari nuovi mondi in espansione come Cina, Russia, Brasile. Ma non basta.
Dovrebbe fare tante esperienze pratiche come il cameriere durante le vacanze, o la sera, o nei fine settimana. Oppure l’hostess-stuart a eventi a congressi. O esperienze come l’imbianchino, il manovale, l’assistente a un falegname, a un elettricista etc etc... il commessa/o, la-il lavapiatti, l’aiuto cuoco.
Questo sia in Italia che all’estero.
Qualsiasi cosa che dia, appunto, senso pratico. Iniziate da quello che vi piace o vi incuriosisce o che addirittura detestate ma non sapete perché. Tutto nel rispetto delle norme e della sicurezza...
E mentre lo si fa, bisogna apprendere tutto di quella cosa, fino all’ultimo dettaglio, con senso “maniacale”, anzi di perfezionismo.
Il lavoro è ordine, equilibrio, piacere.
Cosa c’entra tutto questo con l’impresa?
Un grande imprenditore – da un negoziante a un industriale – ha sia senso pratico che visione. Ed è da giovani che si sviluppano senso pratico e visione, imparando da qualsiasi azione... Qualsiasi cosa facciamo – se fatta e fatta bene – è una grande palestra di vita che poi sarà applicata come modello a tutto ciò che di più importante sarà fatto in futuro.
Infine, la tecnologia e il digitale? Importantissimi! Ineludibili! Ma ricordiamoci sempre che sono uno strumento, non il fine.
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