
Cosa ne pensi dei giovani che si incollano ai quadri, che li imbrattano, che li danneggiano? Oppure che spruzzano vernice sulle vetrine come è capitato ad una concessionaria di auto di lusso a Londra? O che cercano di vietare un incontro pubblico in università? Poveri Van Gogh, Monet, Vermeer e via dicendo? No, poveri questi giovani, rispondo io! Sia chiaro, ognuno deve poter esprimere la propria opinione. Ma quando per farsi notare ci si appiglia a qualcuno o qualcosa di più famoso, forse più che di legittima protesta si può parlare di evidente infantilismo? Sgombriamo il campo da qualsiasi dubbio: io sono schierato al 100% al fianco dei giovani! Tanto più che sto proponendo, a tutti i livelli, l'idea di istituire "quote giovani" obbligatorie, in ogni ambito, dal pubblico al privato. O essere giovane dà diritto a fare quello che si vuole? No e ancora no! Essere giovane dà il diritto e il dovere di crescere e conquistare il mondo, questo sì. Facendolo, però, con sacrificio, studio, dedizione. Arrivando nelle stanze dei bottoni e riformando quello che non va: che è tantissimo. È vero, cari giovani, che le cose che non funzionano sono colpa di noi grandi. Ma sterili critiche e purè lanciati contro opere d'arte espressione dell'intelligenza umana denotano poca intelligenza. Imparate a distinguere gli adulti da cui imparare e quelli da evitare. Con i primi cercate di costruire e cambiare. Perché gli uni hanno bisogno degli altri e viceversa.
Siete d'accordo?
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