A Milano si sono registrati nelle ultime ore ennesimi e preoccupanti atti di criminalità. Omicidi, rapine, scippi ancora una volta in prima pagina.
I dati più recenti sulla criminalità vanno analizzati bene: da una parte c’è un calo generale sul totale dei crimini di circa il 15% su base biennale – con un plauso quindi da fare alle forze dell’ordine che operano sul territorio – ma l’altra faccia della medaglia è molto cupa.
Infatti, nel capoluogo lombardo aumentano le rapine (+14%), aumentano gli scippi (+21,6%), aumentano le violenze sessuali (+6,7%).
La crisi economica, i danni collaterali del conflitto Russia-Ucraina, le speculazioni (vedi quelle sui carburanti), creeranno sempre maggiori problemi di sopravvivenza, quindi di aumento della microcriminalità.
Non dimentichiamoci tra l’altro che l’ultimo (2020-2021) Indice della Criminalità de Il Sole 24 Ore ha dato Milano prima in Italia in questa terribile classifica. Ovviamente la delinquenza esiste – purtroppo – ovunque.
Ma dobbiamo assolutamente far scendere dalla vetta e anche dal podio Milano. Siamo la capitale della moda, del design, del digitale, della produttività e di tanti altri valori.
Non dobbiamo trasformarci nella capitale della paura.
Siamo stati troppo a lungo fermi: sia a livello locale che governativo, si spendono tantissime belle parole e buoni propositi, ma alla prova del nove molti meno fatti.
Dobbiamo fare di più.
In quali ambiti cominciare da zero? Dove insistere su progetti positivi già avviati?
Comments