Ti rivolgo una domanda semplice, chiara, diretta: perché a pagare devono essere sempre gli italiani?
Vediamo il caso del caro benzina di questi ultimi giorni. Ritengo davvero inaccettabili gli aumenti che stanno andando a gravare sulle famiglie, sulle imprese e le industrie, sui trasportatori, sui pescatori, sugli adolescenti che prendono lo scooter.
Capisco, ma non giustifico, la speculazione che viene fatta in periodi di crisi e di guerra. Capisco molto meno e non giustifico ancor più che un litro di diesel o di super possa costare oltre 2,2 €.
Lo sapevate che a Livigno (Italia!) costa quasi 1 euro in meno, cioè circa 1,30 €? Livigno è in Italia ma ha una fiscalità particolare: ovvero in questo caso non vengono applicate accise e iva. Anche al carburante per gli aerei non vengono applicate le accise. Forse conviene comprarci tutti una macchina volante?
Ma come si calcolano le accise? Sul prezzo base del carburante e incide per circa il 48% sulla benzina e per il 43,5% sul gasolio.
Lo sapevi che per ogni litro che metti nel tuo serbatoio paghi 0,000981€ per il finanziamento della guerra d’Etiopia del 1935-1936? Per non parlare dei 0,00723€ per il finanziamento della crisi di Suez del 1956... Accise qui, accise lì (l’ultima è di 0,113€ per il decreto “Salva Italia” del 2011), circa la metà della stangata sul portafogli dipende dalle accise.
In tutta questa assurdità, più aumenta la benzina, più lo stato guadagna. Certo! L’accise, infatti, viene calcolata sul prezzo che fa il mercato, quindi se aumenta il costo, aumentano le accise, aumentano le entrate. In altre parole: i cittadini pagano, lo Stato incassa.
Con urgenza, sarebbe il caso di:
1) il Governo dovrebbe controbilanciare gli aumenti del mercato bloccando il prezzo alla pompa
2) applicare le accise sempre su un prezzo bloccato
3) infine, programmare l’eliminazione delle accise, non solo quelle di 70-80 anni fa.
E tu cosa faresti? Cosa ne pensi?
Comments