Parlare oggi in Regione Lombardia di giovani e internazionalizzazione è stata una bella responsabilità, oltre che soddisfazione. Due temi fondamentali, attuali, urgenti. Come ho scritto nei giorni scorsi - e lo ripeto - la politica si ricorda dei giovani solo alla vigilia delle elezioni. Invece deve farlo tutti i giorni. Intanto iniziamo noi, sei d'accordo? "Quote giovani" da istituire per legge! È questo ciò che penso e ripeto da tempo, è questo ciò che andrebbe fatto da subito per iniziare a cambiare in meglio il nostro Paese. Negli ultimi 10 anni oltre 300.000 giovani Under 40 hanno lasciato l'Italia. Oltre 100.000 di questi con un curriculum di studi più che invidiabile. Se è vero che ognuno deve scegliere il proprio futuro in qualsiasi direzione, diventa una sconfitta per tutti se un giovane "fugge" perché non ci sono reali opportunità a casa nostra. Pensi anche tu che purtroppo sia questa la motivazione principale? Cosa fare allora? Ispirarsi all'istituzione delle "quote rosa" che - seppure ci sia ancora tantissimo da fare - hanno iniziato a far invertire una tendenza decisamente "maschilista". Come? Con le "quote giovani", grazie alle quali si andrebbe ad abbattere una tendenza altrettanto "boomer". Sei d'accordo anche tu che serve un urgente cambio culturale? Che occorra credere nei giovani ma, soprattutto, lasciare loro il meritato spazio? I giovani porterebbero talento, energia, dinamismo, nuove idee e nuove competenze creando il giusto connubio con i "grandi" (muniti di esperienza) e tutto il mondo femminile (più capace a sapersi organizzare, a velocizzare tempi e processi, più incline allo studio). Proprio nei giorni scorsi ieri ero con un cliente, consigliere di amministrazione di una società quotata americana, a capo degli investimenti esteri: analizza e gestisce oltre 300 partecipazioni nel mondo - ha 40 anni!!! È considerato già “vecchio” per il mercato americano... Hai altro da aggiungere?
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